La nostra storia

Come siamo nati e quali sono stati i momenti importanti della nostra storia

Fondazione

Nel primo decennio del secolo in corso si afferma un nuovo modello legato al concetto di disabilità attraverso l’International Classification of Disability and Functioning, adottato dall’OMS. Tale struttura prevede il superamento del modello-medico, con cui la disabilità era determinata dalla patologia e dalla menomazione, con la conseguente predominanza degli interventi sanitari, e del modello-sociale, dove era la società a provocare la disabilità e, pertanto, su questa andavano orientati gli interventi.

Con l’ICF abbiamo l’introduzione del modello bio-psico-sociale, dove questi tre ambiti determinano la condizione di disabilità, anche temporanea. Si lega così il funzionamento della persona, con una determinato stato di salute, rispetto al contesto sociale e all’ambiente in cui vive. Diventano, quindi, fondamentali gli aspetti legati alla condizione di salute ma anche al contesto di vita, alla presenza di facilitatori o barriere, alla possibilità di partecipazione della persona ad ogni attività umana. Questo concetto si applica a tutte le persone, a prescindere dallo stato di salute in cui si trovano.

Pe questo motivo, un gruppo di riabilitatori, operanti in seno alla CAPP Cooperativa Sociale, che si occupa di assistenza riabilitativa e socio assistenziale verso persone con gravi disabilità, concepisce un soggetto che possa completare il percorso riabilitativo intrapreso attraverso l’individuazione di percorsi di inserimento lavorativo, valorizzandone le capacità residue.

Contestualmente il progressivo incremento del fenomeno migratorio con numerosi sbarchi sulle coste siciliane, la crescita della presenza di persone straniere nel nostro territorio, lascia presagire l’esplosione, di li a qualche anno, di una forte conflittualità sociale che avrebbe avuto come vittime principali le persone più fragili ed emarginate.

La Cooperativa Sociale Al Kharub nasce nel 2011 ad Agrigento, da un gruppo di riabilitatori, ambientalisti,persone migranti, persone con disabilità e adulti disoccupati. L’obiettivo è quello di costruire opportunità lavorative, creare inclusione interattiva, puntando sulla realizzazione di produzioni di beni e servizi di qualità, essere costruttori di ponti.

I Primi Passi

Gli ambiti di attività prioritari scelti dalla cooperativa per il raggiungimento dei fini sociali sono quelli dell’agro-alimentare e della tutela del territorio. Dopo un periodo dedicato alla progettazione e all’analisi di mercato, nel 2012 si inizia un’attività di apicoltura all’interno del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento con allevamento dell’ape nera siciliana (Apis mellifera siciliana), una biodiversità in via di estinzione.
Si organizza un corso di apicoltura, cui partecipano anche persone con disabilità e persone sottoposte a regime di pene alternative, e si avvia una piccola attività aderendo al progetto scientifico APESLOW condotto dal C.R.A. api di Bologna, dalle Università di Palermo e Catania ed altri apicoltori siciliani, per la reintroduzione dell’ape nera siciliana nel territorio siciliano.

Nel 2014 purtroppo l’attività di apicoltura non riesce ancora a decollare e a garantire la sopravvivenza della cooperativa stessa e, grazie all’apporto di nuovi soci migranti presenti nel territorio, si avvia una attività di ristorazione take away di cucina africana all’interno di Farm Cultural Park di Favara. Un’esperienza entusiasmante che consentirà di contrattualizzare tre soci lavoratori, tutti appartenenti a fasce critiche, tra cui due persone con disabilità, e di sostenere anche l’apicoltura.

Il Ristorante Ginger-people&food e il Miele Diodoros

Seppure determinante, il take away, per la sua localizzazione e per le caratteristiche del complesso culturale in cui è inserito, consente un lavoro esclusivamente stagionale e non permette di garantire continuità occupazionale per i lavoratori. Si decide così, con molto coraggio e un pizzico d’incoscienza, di fare un salto di qualità, consapevoli delle opportunità e dei rischi che una scelta di questo tipo avrebbe comportato.
Nel 2016 si chiude il take away a Favara e si apre ad Agrigento, la nostra città, Ginger-people&food, nella nuova veste di ristorante con cucina afro-siciliana. Attraverso il detto siciliano “a tavula è trazzera” si punta alla valorizzazione interculturale delle persone che vivono e lavorano nel nostro territorio, abbattendo i pregiudizi figli dell’ignoranza. Determinanti sono in questo momento i supporti di Coopfond e Progetto Policoro che, tra l’altro, sostengono un progetto di corso di cucina rivolto a donne migranti, il Progetto Norah.

Nel 2017 si sottoscrive finalmente, dopo cinque anni di lavoro, una convenzione con il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi per l’utilizzo del marchio Diodoros per il miele prodotto nella Valle. Questo consente finalmente di potere imbarattolare e commercializzare il miele prodotto.

Nel frattempo la cooperativa aderisce all’Associazione Addiopizzo che si batte, in Sicilia, contro il fenomeno delle estorsioni da parte delle organizzazioni criminali, e all’Associazione Allevatori Apis mellifera siciliana.

Nel 2018 il ristorante Ginger-people&food entra nella Guida delle Osterie d’Italia edita di Slow Food, dove rimane, incessantemente, fino ad oggi.

Con il contibuto di UniCredit si può acquistare attrezzature per l’apicoltura e la ristorazione tra cui un preziosissimo pick up per i lavori in campo.

Nel dicembre del 2018 Ginger-people&food vince il Premio Nazionale Bezzo 2018 organizzato da AIQUAV, PLEF,AREGAI e RINA per l’attività in termini di sostenibilità, inclusione sociale, e ricerca tra i ristoratori delle dieci città finaliste della Capitale Italiana della Cultura 2020.

Il World Couscous Championship e il Welcome Refugees dell’UNHCR

Nel luglio 2019 la cooperativa Al Kharub riceve un riconoscimento attribuito da una commissione di giornalisti per l’attività di inclusione delle persone fragili, a Lampedusa (Ag) nell’ambito della manifestazione rivolta alla stampa iternazionale, “Lampedus’amore”

Nel settembre 2019, dopo aver già partecipato ad altre due edizioni, con ottimi piazzamenti, la nostra chef Mareme Cisse vince, con il Senegal, il World Couscous Championship di S. Vito Lo Capo (Tp), che la consacra regina del couscous.

L’apporto di nuovi soci con competenze specifiche, consente una migliore razionalizzazione e ottimizzazione dell’attività di apicoltura con conseguente incremento della produzione.

Nello stesso autunno, nell’ambito del progetto FAMI Migrants’ Integration through Volunteering Activities (MIVA), la cooperativa tiene dei laboratori del Corsi di cucina interculturale rivolto a persone straniere e italiane.

Nel dicembre 2019 la chef Mareme Cisse vince la prima edizione di Cuochi d’Italia-Campionato del Mondo, trasmissione andata in onda su TV8 nella programmazione di Sky, con la partecipazione degli chef stellati, Cristiano Tomei, Gennaro Esposito e Bruno Barbieri, che ha condotto le puntate.

Sempre nello stesso anno, la cooperativa Al Kharub riceve il riconoscimento Welcome Working for Refugees Integration da parte dell’UNHCR per il suo lavoro di inserimento lavorativo ed inclusione sociale di persone rifugiate.

Nel 2020 il ristorante è inserito nella guida di La Repubblica.

Inoltre il ristorante, con la sua chef, aderisce all’“Alleanza dei Cuochi” di Slow Food, mentre la stessa diventa portavoce della Comunità Slow Migrants Zagaraالزهر di Slow Food ad Agrigento.