Rotary Club con Al Kharub per la tutela dell’Ape nera siciliana

Presentato dal  Rotary Club Agrigento insieme al Rotary International , il progetto HRP, Honey Rotary Project , portato avanti con Al Kharub cooperativa sociale che ha visto l’acquisto di alcune famiglie di api nere siciliane e la sostituzione delle reginen ibride con regine feconde siciliane, con la collaborazione del Parco Archeologico della Valle dei Templi in piena Valle dei Templ. In questo modo, oltre all’introduzione di nuovo materiale genetico nell’areale, verrà incrementata la produzione di miele, destinato ad essere commercializzato con il marchio “Diodoros”

Questo inserimento alimenta il lavoro portato avanti dalla cooperativa dal 2102 quando, dopo cinquanta anni di assenza di ,quest’ape autoctona in via di estinzione è stata riportata nella Valle dei Templi di Agrigento

La presentazione si è svolta nei locali del Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo di Agrigento, alla presenza del Governatore del Rotary Ing. Alfio Di Costa, il Presidente del Rotary Agrigentino Dott. Pieluigi Maratta

Intervento del Presidente di Al Kharub, dott. Carmelo Roccaro

Vorrei iniziare porgendo un ringraziamento veramente sentito, a nome di tutti i soci della cooperativa sociale Al Kharub, al Governatore del Distretto Sicilia e Malta del Rotary dott. Alfio Di Costa, che ha avuto la sensibilità di cogliere l’importanza dell’impatto ambientale di questo progetto, e al Presidente del Rotary di Agrigento, dott. Pier Luigi Maratta, con il quale siamo legati da una conoscenza ultraquarantennale.

Grazie veramente, per il supporto che ci avete voluto dare, dalla doppia valenza, innanzitutto ambientale ma anche, per noi di importanza prioritaria, sociale

Ho visto i progetti che avete realizzato e che state portando avanti ed è’ veramente notevole l’impegno che questa organizzazione sta impiegando nel campo della tutela ambientale del territorio e delle azioni a forte impatto sociale

Il tutto attraverso gesti molto concreti. Poche chiacchere e molti fatti, secondo tabelle di marcia rapide e puntigliose, come non è facile vedere di questi tempi.

Noi siamo presenti  all’interno della Valle dei Templi dal 2012, abbiamo riportato l’Apis mellifera siciliana in questo territorio dopo almeno 50 anni di assenza, grazie al Progetto ApeSlow, portato avanti dal CRA Api di Bologna, dall’Università di Palermo, di Catania per la reintroduzione di questa nostra biodiversità in via di estinzione nell’Isola, dopo anni di isolamento nelle isole minori per tutelarne il patrimonio genetico e salvarla. L’ effetto è stato un incremento della presenza di api nere nel nostro territorio.

Con questo Progetto il Rotary ha consentito di incrementare le famiglie di ape nera siciliana all’interno della Valle dei Templi, contribuendo alla immissione di nuovo materiale genetico anche con la sostituzione di regine nere siciliane feconde al posto quelle ibride presenti nei nostri apiari.

E’ estremamente complicato tutelare questa ape, e questa difficoltà, dettata dal rigore con cui si cerca di preservarne il patrimonio genetico, ha inevitabilmente una ricaduta negativa anche sulla produttività. Anteporre la tutela genetica dell’ape alla produzione, è stata una nostra scelta, consapevoli della difficile strada che abbiamo deciso di percorrere. Sarebbe stato più semplice per noi non curarcene e di fatto, sancire la scomparsa definitiva di questa ape dal nostro territorio. In un certo senso stiamo provando ad esserne i custodi.

Si parla di parassiti, di nemici naturali, ma poi è sempre l’uomo il vero nemico delle api, della biodiversità, non solo quando utilizza pesticidi o diserbanti ma anche quando importa, senza alcuna regola etica,  sottospecie di famiglie non autoctone, magari selezionate in laboratorio per aumentarne la produttività, determinando l’ibridazione delle biodiversità locali con la loro conseguente progressiva scomparsa da un punto vista genetico. Sorvoliamo poi sui furti e gli atti incendiari che anche le nostre api hanno subito in questi anni

Non basta, infatti, introdurre biodiversità. Occorre proteggerla e alimentarla.

Occorre garantirne la sicurezza, garantirne il pascolo, con l’introduzione di piante nettarifere che poi diventano anche miele per noi e che fanno bene anche al paesaggio; occorre contenere le possibilità di ibridazione genetica.

 Con questo progetto il Rotary ci consente di reintrodurre nuovo materiale genetico di ape nera siciliana in modo tale da far si che questo sia predominante nell’areale del Parco della Valle dei Templi

Noi siamo concessionari del marchio Diodoros, il marchio che il Parco riconosce a determinati prodotti tra cui il nostro miele e, a tal proposito, ringrazio il Direttore del Parco, arch Roberto Sciarratta per l’attenzione che ci sta dimostrando anche con la sua presenza oggi.

Noi ci troviamo insieme a tanti altri compagni di viaggio, altre aziende ma soprattutto, persone che ringrazio perché fino ad adesso ci hanno accompagnato, incoraggiato e supportato, con le loro competenze tecniche. Sono persone, produttori Diodoros che voglio nominare, Massimo Carlino dell’Azienda Val Paradiso, di Rino Frenda, che cura i mandorli e i pistacchi della Valle, Giovanni Greco di CVA Canicattì

Perché il profitto non è tutto. E noi non abbiamo capitali finanziari da investire in comunicazione o promozione. Il nostro lavoro come è noto, è rivolto alle persone e siamo molto soddisfatti per i risultati che abbiamo raggiunto fino ad adesso.

Quest’anno  compiamo 10 anni, abbiamo ragazzi che sono arrivati come minori non accompagnati nei barconi e che adesso hanno una professione, una prospettiva di vita dignitosa che adesso si stanno pure per sposare; altri hanno raggiunto la ribalta nazionale e internazionale grazie alle loro capacità, altri si sono affermati all’estero grazie all’esperienza maturata con noi; alcuni stanno mettendo su una loro azienda e per questo ci lasceranno presto, altri giovani si stanno avvicinando al nostro lavoro.

 Tutto questo è la prova che le barriere non sono insite nelle condizioni di svantaggio o di disagio.

 Le barriere sono dei limiti che vengono poste dalla società, dal contesto.

E’ la prova che anche da situazioni personali di difficoltà o di fragilità, insieme agli altri, ed in contesti facilitanti, si possono raggiungere obiettivi molto importanti. Ricordo ancora come molti hanno tentato di scoraggiarci prima di intraprendere l’attività di apicoltura o sorridevano alla nostra caparbia volontà di avviare un ristorante.

I fatti ci stanno dando ragione e stanno dando torto a chi non credeva che pur con le nostre debolezze si potesse riuscire a raggiungere obiettivi oggi riconosciuti anche oltre i nostri confini nazionali. Ed è per questo ci piace pensare che in fondo siamo solo dei facilitatori. (potrei parlarvi della teoria delle proprietà emergenti, tanto cara ai riabilitatori neurocognitivi, ma faremmo tardi)

Oggi sono presenti dei nostri amici come i ragazzi del TTT, dell’Associazione Camminando Insieme, purtroppo non ce l’ha fatta il presidente dell’Associazione VitAutismo, con i quali stiamo lavorando a progetti per il futuro.

Il nostro capitale è questo, sono le persone, sono le relazioni tra le persone, sono il valore aggiunto alle cose che facciamo, quelle che oggi ci regalano l’onore di avere al nostro fianco il Rotary Club, cui va tutta la nostra gratitudine. Grazie